Questo progetto nasce dall'idea dell'architetto scenografo Lucia Nigri di riportare l'attenzione dei bambini (e di riflesso quella dei genitori e viceversa), che si è decisamente persa, alla bellezza e all'importanza delle illustrazioni e del disegno eseguiti con tecniche tradizionali, ossia, non realizzate con il computer oppure con l'intelligenza artificiale, ma a mano, con l'ausilio di forme d'arte quali l'acquerello, l'inchiostro, la tempera. Non a caso è stata coinvolta l'artista Renata Solimini che lavora in questo modo e che ha una formazione, anche specifica, persino sui pittogrammi cinesi antichi. Educare alla bellezza, ai dettagli, alla profondità, ai colori e alle mille sfumature di essi nelle immagini, aumenta la sensibilità e la fantasia e allontana dalla piattezza alla quale, purtroppo, i dispositivi elettronici in genere, ci hanno ormai abituati. Questa favola, infine, accompagna i piccoli lettori stimolando sentimenti di amicizia, collaborazione, ingegno e generosità.