Francesca Bottacin

Francesca Bottacin è ricercatrice in storia dell'arte moderna italiana ed europea e docente di storia dell'arte fiamminga e olandese e di storia dell’arte italiana ed europea all'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", è Chercheuse associée presso il Centre de la Méditerranée Moderne et Contemporaine dell’Université Côte d’Azur. Si è formata nelle Università di Padova e Venezia “Ca’ Foscari” e si occupa di arte internazionale. Collabora regolarmente con diverse università europee e americane e con musei e istituzioni russe. Già redattrice della rivista «Notizie da Palazzo Albani», è nel comitato scientifico dei "Quaderni" della Scuola di Conservazione e Restauro di Urbino. Ha ideato e diretto la scuola estiva dell'Università di Urbino “Barocco mediterraneo”. Autrice di vari saggi e monografie, la sua ricerca si concentra soprattutto sul rapporto tra pittura neerlandese e pittura italiana (Caravaggio e gli olandesi, arte fiamminga a Venezia e nelle Marche), con particolare attenzione alla pittura veneta (Tiberio Tinelli e i suoi rapporti con Rubens e van Dyck; Joseph Heintz; Giovanni De Min, ecc.) e alla pittura marchigiana (Giusto di Gand, Rubens e Federico Barocci, storia del collezionismo regionale). Ha studiato poi i dipinti fiamminghi e olandesi della Collezione dei Principi Grimaldi di Monaco, sotto l'egida dell'Archivio del Palais Princier, pubblicando in riviste francesi e monegasche. Molti dei suoi studi sono dedicati alle donne nell'arte moderna e contemporanea (Giovanna Garzoni, Marianna Carlevarijs, Matilde Festa Piacentini), ma anche al rapporto tra pittura e cinema, tra pittura e fotografia e all’arte ecosostenibile. In virtù della sua monografia sulla Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand (2021), sta attualmente collaborando con il KIK-IRPA di Bruxelles (Royal Institute for Cultural Heritage) al progetto editoriale internazionale della collana "Contributions to the Study of Flemish Primitives, The Laureins De Maegh Altarpiece, Research and Conservation" a cura di Bart Fransen e Dominique Deneffe. 


Le collane di Francesca Bottacin