Fuoricanone

Per ascoltare la voce delle donne


Per secoli le donne hanno dovuto conformarsi a codici comportamentali stabiliti dalle rigide regole della società patriarcale. L’ethos muliebre era quindi condizionato dall’inappellabile obbedienza a categorie che sottolineavano il valore della sottomissione, dell’umiltà e del silenzio. Coloro che si ribellavano a tali imprescindibili prescrizioni subivano violenze fisiche e psicologiche, non di rado erano tacciate di devianza e relegate ai margini dalla misoginia dominante, mentre le loro opere venivano ignorate e dimenticate.

Anche in tempi recenti, sebbene godano di diritti affermati e codificati da leggi, rimane a livello sociale un’opinione del tutto negativa allorquando le donne, nella sfera dell’arte, della letteratura e della cultura in senso lato, osano denunciare le strutture mortificanti che le pongono al di fuori dei confini tradizionalmente accreditati dalla normativa socio-antropologica. Non solo: lo stigma pervasivo che illumina di luce sinistra i loro comportamenti si ripercuote anche sulla produzione artistica. Occorrono quindi meccanismi di interpretazione differenti, che possano valorizzare l’originalità e la diversità come elemento di rottura, di coraggio nel superare i limiti. E, soprattutto, occorre divulgare le loro parole, spesso profetiche e rivelatrici. Nostro compito, dunque, è far risorgere come arabe fenici queste scrittrici per assicurarci che i loro sforzi rivolti ad entrare nella respublica literaria non siano stati vani.

A tale scopo nasce la collana «Fuoricanone», che intende presentarsi come strumento di conoscenza delle opere di donne, attraverso la riproposizione di testi – novelle, romanzi, articoli giornalistici… – ormai datati e introvabili. A corredo dell’opera riproposta, i volumi di «Fuoricanone» prevedono dei paratesti introduttivi e critici e una cronologia finale che ricostruisce la biografia dell’autrice.

Sono ben accette proposte di pubblicazione di opere scritte da donne e difficilmente reperibili, oppure traduzioni di opere. Le lingue che potranno essere utilizzate sono inglese, francese, spagnolo, portoghese, italiano. Ci sarà la possibilità di pubblicare in open access e tutti i volumi saranno sottoposti a double blind peer review