L’opera raccoglie i risultati di una ricerca etnografica svolta dal Museo della pietra di Ausonia sulla memoria della Seconda guerra mondiale, che in quest’area, nota anche come “terra del martirologio”, è ancora un ricordo vivo. Gli Aurunci costituiscono a tutt’oggi un museo diffuso ricco di siti archeologici (giacimenti e reperti di archeologia della guerra), etnografici (comunità del ricordo) e itinerari turistico-culturali (un percorso della memoria, in progress, che abbraccia 36 comuni interessati dalle vicende belliche). L'etnografia apporta a questo vasto patrimonio, immateriale e materiale, un contributo conoscitivo, didattico e riflessivo: proponendo una lettura interpretativa della memoria locale della guerra, offre materia di conoscenza critica e di impegno etico, per non dimenticare, senza tuttavia cadere nel risentimento.