Le parole sono organismi viventi. Soggette al divenire storico e al flusso delle ideologie che attraversano i secoli, si trasformano incessantemente e assumono nuove accezioni. Nella comunicazione quotidiana sono spesso usate nel loro significato più immediato e superficiale, ma sul loro corpo sono ancora impresse e visibili le tracce della loro storia millenaria. In questo saggio, l’autore va alla ricerca del senso profondo di venticinque parole di uso corrente, indagandone l’etimo e ricostruendone la storia culturale attraverso un dialogo diretto con i grandi autori della letteratura e della filosofia. Così, classici come Lucrezio, Cicerone, Aristotele, Dante, Machiavelli, Leopardi, Baudelaire, Kant, Schopenhauer sono interpellati direttamente e a loro è affidato il compito di restituirci l’autentico spessore culturale delle parole che usiamo.