Il lavoro si connota come ricerca teoretica ed empirico-qualitativa con l’obiettivo di giungere a un’analisi concettuale di carattere generale, nell’intento di poter riattribuire alla relazione educativa l’originaria capacità di elevarsi a funzione enattiva dei processi formativi per la più autentica manifestazione del sé. Vengono richiamati i principali concetti esplicativi del paradigma enattivo e del modello dell’integrale antropologico elaborato da Margiotta, problematizzando il processo intersoggettivo della relazione educativa in quanto propulsore dei percorsi di maturazione e di formazione dell’uomo, individuando nella riflessività il dispositivo principe capace di produrre enazione. Infine, assodato che l’enattivismo – e le inerenti teorie sull’embodied cognition – a differenza di altri approcci, è in grado di fornire un principio di definizione del corpo come “sistema autopoietico e di auto-individuazione”, lo stesso viene avanzato per spiegare il processo di acquisizione delle abilità sportive e di controllo del movimento umano.